Benessere e Sapere

Il Sesamo

E’ un alimento straordinariamente ricco di Calcio: 950 milligrammi per etto. (circa la metà del seme è costituita da grassi mono e polinsaturi, quelli che aiutano nel buon funzionamento del sistema circolatorio.
Ben il 18% è costituito da proteine; contiene inoltre zinco, selenio, fosforo, potassio e magnesio oltre che vitamine A,E,B6, PP. Si può consumare cosi, integro, oppure sotto forma di olio, Gomasio (al posto del sale, ad esempio nelle insalate) oppure come salsa Tahin: una crema molto usata nella cucina mediorientale, ottima come condimento in preparazioni dolci e salate.  Ha un altro potere calorico, va utilizzato nelle giuste quantità se si esegue una dieta dimagrante.

Tu, che pane sei?

Il pane è sempre sulle tavole del mondo, sotto varie specie e gusti. Ogni popolo ha il suo e una storia che lo racconta. In Italia cambia da regione a regione, ma non solo nell’aspetto. Il pane del “sud”, ad esempio, è un pane a lievitazione acida, perlopiù fatto di farina di grano duro, ha quindi un IG più basso. Il pane della Sicilia occidentale ha spesso il sesamo, con le sue ottime proprietà.
Poi c’è il pane toscano, bianco ma senza sale, il pane sard “carasau”, che si presta a molti usi. Le rosette e i vari panini, tutti di farina bianca e con un IG medio-alto (da limitare il più possibile). La piadina è utile per chi ha problemi con il lievito ma non è certo una prima scelta, attenzione anche alla presenza dello strutto che spesso ritroviamo. C’è poi la famosa baguette, una delle tante cose importate che avremmo fatto meglio a lasciare alle loro patrie di provenienza.
Ottimo, invece, il pane dell’Alto Adige: di segale, con lievito acido. E’ la miglior combinazione per tenere sotto controllo il famoso IG. In giro ci sono molti “integrali” o definiti tali: quei pani un po’ brunetti, sono solo addizionati di crusca ma la loro base è sempre una farina bianca
di tipo 00. Certo sono sempre meglio della baguette!
E i surrogati: grissini, gallette, cracker Salvo per le gallette integrali, che in caso di necessità possono tornare utili, salviamo pochi altri esempi, come alcuni cracker davvero integrali, magari a colazione e poco, davvero
poco altro!

La focaccia? Buona, direste. Sì buona, ma… farina bianca, olio a go- go e sale. Lasciamo stare!
E il pane in cassetta “integrale”?
No, grazie. Il migliore? Quello fatto in casa! Ed è molto semplice: procuratevi della farina integrale bio, del lievito madre (conservare poi una porzione di
impasto da utilizzare la volta successiva) e una buona dose di pugni per
l’impasto. Aggiungete dei semi oleaginosi: sesamo, girasole, lino, se
piacciono.
In alternativa? Pane cotto a legna, con lievito madre, integrale o di segale.
Guardatevi intorno e il pane giusto lo troverete!

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